La storia - Parte 3

LA DC NELL'ETA' DI DE GASPERI (1948-1954)

Le elezioni politiche del 18 aprile 1948 segnano uno spartiacque nella storia repubblicana dell'Italia. Entrata in vigore, il 1° gennaio 1948, la nuova Costituzione, e infranta nel corso del 1947 la maggioranza di governo tra DC, PCI e PSI, le elezioni del 18 aprile sono le prime nel nuovo ordinamento repubblicano.

Lo scontro tra la Democrazia Cristiana (e il blocco dei partiti centristi) da un lato, ed il Fronte Popolare tra PCI e PSI (egemonizzato dai comunisti) dall'altro, pone gli italiani davanti a scelte fondamentali, tra la democrazia occidentale e i sistemi comunisti. Il trionfo della DC e dei partiti centristi avvia una storia di democrazia e libertà per il Paese.

Alcide De Gasperi, nel maggio 1948, insedia il suo V° Governo, dopo le doverose dimissioni del suo precedente Governo a seguito delle elezioni politiche. Continua così il "centrismo", già operante con le scelte fatte nel 1947, aprendo così una stagione riformatrice e ricostruttrice del Paese al suo interno, e un'azione internazionale a favore dell'europeismo e dell'alleanza con gli Stati Uniti.

Prioritaria, in questi anni, è l'azione del governo, più che l'organizzazione territoriale del partito. Le impellenti necessità del Paese concentrano gli sforzi della classe dirigente democristiana nelle riforme, nel consolidamento della democrazia italiana, e nella realizzazione di alleanze internazionali stabili, pacifiche e votate allo sviluppo del Paese. In questi anni i governi De Gasperi che si susseguono nella I° legislatura repubblicana realizzano la riforma agraria, la riforma tributaria, la Cassa per il Mezzogiorno, il piano INA-casa.

A livello internazionale, l'Italia aderisce alla NATO, con una forte battaglia in Parlamento e nel Paese, nella quale la sinistra italiana si oppone duramente alle scelte occidentali di De Gasperi e della DC, preservando le ragioni e gli interessi dell'Unione Sovietica. Sempre in politica estera, De Gasperi apre l'Italia alla collaborazione europeista, portando il Paese ad essere tra i Sei fondatori della Comunità Europea per il Carbone e l'Acciaio (CECA), e successivamente tra i protagonisti della battaglia politica per la Comunità Europea di Difesa (CED), che abortisce nell'agosto 1954 per l'ostilità della Francia, pochi giorni dopo la morte di De Gasperi (19 agosto 1954).

La I° legislatura viene caratterizzata anche da un'altra importante battaglia parlamentare, condotta dalla DC di De Gasperi in favore della modifica della legge elettorale, introducendo la norma in base alla quale le coalizioni che raggiungono la maggioranza assoluta dei voti, ricevono una premio di maggioranza in termini di seggi parlamentari. La nuova legge elettorale, i cui principi maggioritari diventeranno sacri dopo la fine della DC, suscitano forti polemiche parlamentari da parte dei partiti di destra e di sinistra, contro la DC e contro De Gasperi in particolare.

Per la coalizione centrista, le elezioni amministrative del 1951 e del 1952 segnano un significativo campanello d'allarme, con un calo elettorale soprattutto della DC a favore dei partiti di destra. Queste elezioni hanno avuto a Roma un significato particolare. Infatti, preoccupati della debolezza elettorale dei partiti centristi e della possibilità che la Città Eterna potesse essere governata dai comunisti, la Santa Sede ed alcuni movimenti cattolici ispirano una operazione politica tesa a far convergere la DC con i partiti di destra (è la cosiddetta "operazione Sturzo", avendo immaginato come guida della lista proprio don Luigi Sturzo). De Gasperi si oppone a questa politica, conferma anche a Roma l'alleanza con i partiti laici centristi, e vince le elezioni amministrative.

Le elezioni politiche del 1953 vengono svolte con la nuova legge elettorale, ma i risultati non fanno scattare il premio di maggioranza previsto: la coalizione centrista raggiunge il 49,8% dei voti. Su quei risultati ci sono state ombre che la situazione del Paese hanno consigliato di non affrontare in termini traumatici: ci furono infatti un milione di schede bianche e nulle in più rispetto alle elezioni precedenti.

Una delle legislature fondamentali per la storia del Paese, e per la storia della DC, si chiude quindi con un risultato elettorale difficile da gestire per la coalizione centrista, tanto che l'VIII° Governo De Gasperi, primo della II° legislatura, rimane in carica appena 12 giorni. Un nuovo governo viene costituito, un monocolore democristiano guidato da Giuseppe Pella, che esaurisce la sua funzionalità dopo pochi mesi. E dopo un tentativo di Amintore Fanfani di costituire un nuovo monocolore (rimane in carica appena 12 giorni), il quadro politico trova nel Governo Scelba un punto di stabilità, ricostituendo quella collaborazione governativa tra DC, PSDI e PLI che caratterizza gran parte della II° legislatura.

Il dibattito politico all'interno della DC nel periodo degasperiano è caratterizzato da posizioni politiche differenziate, soprattutto in quella che è stata definita la sinistra del partito. Infatti, accanto alla larga maggioranza degasperiana del partito, si formano gruppi di pensiero e uomini che si distinguono dalla politica cattolico-liberale di De Gasperi, accentuando i riferimenti sociali della proposta politica della DC, con una attenzione maggiore verso tematiche care alla sinistra italiana. La vocazione sociale si accompagna ad una forte impronta religiosa cristiana. In questa azione si caratterizzano soprattutto i cosiddetti "dossettiani", dal nome del loro leader Giuseppe Dossetti: Amintore Fanfani, Giorgio La Pira, Giuseppe Lazzati. E' nel Congresso nazionale di Venezia del 1949 che tali posizioni emergono con chiarezza, e con altrettanta chiarezza De Gasperi e la sua maggioranza interna confermano le linee strategiche della loro opzione centrista.

L'evoluzione personale dei "dossettiani" porterà al loro scioglimento come gruppo autonomo. Dossetti, persa la battaglia interna, troverà al suo interno la vocazione religiosa; Lazzati si dedicherà alla professione universitaria; Fanfani coagulerà la maggioranza del partito, degasperiani compresi, per dare nuovo impulso alla DC.

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