Venerdì 19 novembre ha avuto luogo l'Ufficio Politico della Democrazia Cristiana. Il Segretario Nazionale, Renato Grassi nel suo intervento introduttivo ha sottolineato alcuni aspetti della situazione politica italiana che appare alquanto complessa, nonostante il Governo goda di una almeno apparente stabilità e possa disporre di una ampia maggioranza parlamentare. E' stato anunciato per il 15 dicembre un Consiglio Nazionale per convocare il Congresso Nazionale che si svolgerà a febbraio dopo l'elezione del Presidente della Repubblica. Il Segretario Politico Nazionale non ha nascosto il futuro percorso difficile, ma la D.C., a dispetto di alcuni necrofori e in particolare di quelli che si sono esibiti a S.Vincent, è viva e vitale, ed è tornata con la voglia di essere protagonista nello scenario politico ed elettorale italiano.

La Democrazia Cristiana, nella persona del segretario nazionale Renato Grassi e del segretario amministrativo Mauro Carmagnola, esprime solidarietà e vicinanza al commissario regionale Totò Cuffaro per l’attacco arbitrario e gratuito, perché sfornito di ogni qualsivoglia titolarità, da parte di tale signora Sabina Scaravaggi, qualificatasi portavoce nazionale della Democrazia Cristiana. Contrariamente a quanto si dice falsamente nella dichiarazione della signora Scaravaggi non esiste alcuna sentenza che statuisca alcunché nei confronti della Democrazia Cristiana come qui rappresentata dai sottoscritti. Mentre le sentenze cui si allude, il cui iter giudiziario si è concluso con la nota Sentenza di Cassazione 25999 del 2010, hanno affermato e riconosciuto che la DC non si è mai ritualmente sciolta.

La Democrazia Cristiana ha fatto ritorno nei municipi della Sicilia. In alcuni Comuni siciliani le liste della Democrazia Cristiana hanno eletto alcuni consiglieri comunali. In certi casi, la DC ha anche superato le percentuali degli alleati. Simbolico il risultato a Caltagirone, la città di don Luigi Sturzo, dove la lista Dc ha sfiorato il 6% entrando dunque in Consiglio Comunale. Molti i giovani che hanno riscoperto valori e ideali e che si vogliono accostare alla politica. E' tornato il partito di De Gasperi, di Sturzo: un partito di ideali che sa suscitare ancora molte emozioni ed emana fascino. Il Segretario Nazionale si è felicitato per il risulttao ragigunto.

Il segretario nazionale della Democrazia Cristiana Renato Grassi e il Segretario Amministrativo e Legale Rappresentante Mauro Carmagnola hanno indirizzato ai quotidiani on line: La Repubblica.it, Il Gazzettino Veneto.com, Agenpress.it, all’Agenzia di stampa ANSA opportuna documentazione tesa a far emergere, inconfutabilmente, tutta l’infondatezza della pretesa titolarità del Sig. Angelo Sandri e del suo accreditarsi la rappresentanza della Democrazia Cristiana.

La diciottesima edizione della Lectio degasperiana che si è tenuta a Pieve Tesino il 18 agosto 2021 ha inteso rileggere alla luce dell’esperienza degasperiana alcuni dei temi più urgenti del nostro tempo. E, tra i molti, spicca certamente la riflessione sul ruolo del potere pubblico e dell’economia nell’organizzare e dirigere la vita dei cittadini. La Lectio 2021, intitolata “Tra Stato e Mercato, le Comunità. Ispirazioni degasperiane”, ha inteso affrontare in maniera diretta la questione, mettendo a confronto, anche dialettico, due figure di grande esperienza e capaci pertanto di arrivare all’essenza delle questioni: l’avv. Giuseppe Guzzetti, già senatore, Presidente della Regione Lombardia, della Fondazione Cariplo e di ACRI - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, e l’ex Ministro dell’Economia e delle Finanze, prof. Giulio Tremonti.

 

Nella chiesa parrocchiale di Borgo Valsugana, l’arcivescovo Lauro ha presieduto, nella serata di giovedì 19 agosto, la tradizionale s. Messa nell’anniversario della morte di Alcide De Gasperi e all’indomani della Lectio degasperiana di Pieve Tesino. L’arcivescovo di Trento ha  annunciato la volontà di “ricavare nuove perle” dallo “scrigno senza fondo che è l’umanità di Alcide De Gasperi”. “Una prima perla – spiega – è la profondità dei suoi scritti, dove la parole non sono mai eccessive, ma sobrie, incisive, pensate una ad una, mai contraddistinte dalla retorica, senza sbavature”.

La Democrazia Cristiana ritiene che la riforma della Giustizia sia prioritaria, urgente e necessaria e invita gli iscritti e gli aderenti al Partito a collaborare per la raccolta delle firme per i referendum proposti e certamente utili al Governo per accelerare questo importante processo riformatore. La Democrazia Cristiana ritiene che la riforma della Giustizia sia prioritaria, urgente e necessaria e invita gli iscritti e gli aderenti al Partito a collaborare per la raccolta delle firme per i referendum proposti e certamente utili al Governo per accelerare questo importante processo riformatore.

Il Segretario politico della DC è inteventuo al Congresso celebratosi presso il Complesso monumentale Santo Spirito in Sassia il 19 giugno scorso. Renato Grassi non ha mancato di sottolineare che l'obiettivo era ed è quello di riconnettere attorno un progetto identitario un mondo disperso, per proiettarlo in una nuova e più ampia dimensione che guardi per quanto possibile all'unità dei cattolici democratici e popolari. Le fusioni per incorporazione, gli assemblaggi delle sigle e dei gruppi dirigenti senza un preliminare percorso democratico e un chiaro progetto politico condiviso sono destinate a non durare a lungo.

Il Segretario Nazionale e i Dirigenti della Democrazia Cristiana manifestano la condivisione della Nota Verbale, con cui la Santa Sede ha chiesto "informalmente" al governo italiano di rimodulare il disegno di legge contro l'omofobia. Le libertà tutelate dal Concordato Stato-Chiesa sono una preziosa e specifica applicazione di libertà positivamente laiche che sono fondamentali per tutti.

Sono cicliche e ricorrenti le proposte perché venga ripreso il cammino  di riaggregazione per condurre a unità tutte le esperienze che si rifanno ai valori dei democratici cristiani. Mario Tassone ha proposto una grande Assemblea congressuale coinvolgendo tutti, ripristinando la dicitura di "Unione dei democratici cristiani e di centro". L’intento è quello di uscire dal cono d'ombra. Secondo il Presidente del Consiglio Nazionale della DC, Renzo Gubert, rilanciare il succedaneo UDC dopo che pur esso si sia spappolato e abbia fornicato (con suoi leader) con altre identità politico-ideologiche-personalistiche, non pare una strada né attrattiva, né razionale.

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