La tre giorni di studio organizzata dall’associazione “Democrazia Cristiana” si è tenuta il 3-4 e 5 Gennaio 2014 a Roma presso la badia primaziale benedettina Sant’Anselmo con diversi esponenti di associazioni, gruppi e movimenti dell’area cattolica, con l’approvazione di “una piattaforma culturale sociale economica e politica” che sarà presentata alle prossime assemblee regionali programmate in varie parti dell’Italia e alla vasta e articolata realtà cattolica e laica di ispirazione cristiana.

E’ stato annunciato, oltre all’adozione di una proposta di codice etico per un partito di ispirazione cristiana, l’invio di una lettera del presidente On Gianni Fontana a tutti i principali esponenti delle formazioni politiche e sociali che si ispirano ai valori cristiani e popolari con la quale, nell’offrire come base di discussione il documento programmatico redatto, si invitano a una riunione informale congiunta per assumere l’impegno a costituire un patto federativo nell’annunciata assemblea generale del 18 e 19 Gennaio a Roma.

Nel 95° anniversario dell’appello ai Liberi e Forti di don Luigi Sturzo tale incontro costituirà la premessa indispensabile per dar vita ad un nuovo soggetto politico popolare, laico, riformatore che trova nell’ispirazione cristiana la ragione della sua unità.

L’assemblea in seduta plenaria oltre al documento programmatico ha unanimemente indicato:

L’ assoluta centralità e priorità dei temi della famiglia e del lavoro rispetto alle recenti improvvisazioni divisive sui diritti civili. Il tema dei diritti della persona e della famiglia, “società naturale fondata sul matrimonio” deve essere assunto alla base dell’intera costruzione sociale, così come indicato dalla Costituzione per dare effettiva realizzazione ai principi di sussidiarietà verticale e orizzontale e di solidarietà;

L’urgente necessità di assumere politiche ispirate ai principi dell’economia civile in grado di affrontare l’urgenza della crisi occupazionale giovanile e di quanti sono stati espulsi dal ciclo produttivo indicando alcune scelte indifferibili quali: abbassare le tasse sul lavoro, favorire l’avvio di imprese civili, cooperative sociali, dare pratica attuazione alla legge sul servizio civile, redistribuzione equa del reddito:

Con riferimento al dibattito sulla riforma elettorale, si è evidenziata una preferenza verso la scelta di una legge elettorale che, allineandosi alle attese motivazioni della Corte Costituzionale, sappia garantire il massimo di rappresentanza in entrata ( proporzionale con sbarramento al 4% come per le europee) e di governabilità ( premio di maggioranza del 20% alla coalizione che abbia raggiunto almeno il 40% del consenso elettorale) con esplicito invito alle forze politiche ad impegnarsi per far assumere alla prossima legislatura carattere costituente

Si ritiene, altresì, di strutturale importanza affrontare urgentemente il gravissimo problema della giustizia; in particolare dei suoi tempi così abnormemente lunghi da costituire in se stessi un drammatico elemento di giustizia negata, nonché della certezza di esecuzione delle sentenze, sia attraverso l’adeguamento delle strutture detentive, sia attraverso l’ampliamente degli strumenti alternativi al carcere per la riparazione dei torti e il reinserimento sociale dei detenuti. Siamo, inoltre, per la separazione delle carriere di magistratura tra funzioni giudicanti e funzioni inquirenti, al fine di rendere effettivamente “terzo” il profilo delicatissimo del giudice chiamato a essere equo, imparziale e attentissimo applicatore del diritto ai casi concreti, nello spirito dei principi costituzionali e dei loro fondamenti valoriali.

Alla tre giorni di Sant’Anselmo hanno partecipato numerosi esponenti politici e di associazioni e movimenti di ispirazione cristiana, docenti e ricercatori di diverse università italiane. Particolarmente apprezzata la lectio magistralis dell’abate generale di Sant’Anselmo, padre Notker Wolf.

Si è trattato di un momento di riflessione e di studio che si ripeterà con altri appuntamenti, specie con i giovani e che rappresenta una tappa significativa nell’azione di ricostruzione di una rinnovata presenza di cattolici e laici cristianamente ispirati nella vita politica italiana.

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