8 capitoli, 287 paragrafi, 123 pagine. Questi i dati sintetici della nuova Enciclica che il Santo Padre Francesco ha firmato sulla tomba di San Francesco d’Assisi. E’ la sua terza Enciclica dopo «Lumen Fidei» (29 giugno 2013) e «Laudato siì» (24 maggio 2015). L’aspirazione che Papa Francesco pone al centro della sua terza Enciclica appare l’unica via d’uscita dal dramma della solitudine dell’uomo consumatore e spettatore, chiuso nel suo individualismo e nella passività. Per questo rivolge a tutti un messaggio «affinché, di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole». http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20201003_enciclica-fratelli-tutti.html

Il novello Tarzan della politica scrive: “La DC è finita, ogni tentativo di riproporla dà risultati residuali”. E giustifica: “La mia DC ha avuto respiro perché aveva alle spalle Silvio Berlusconi con percentuali simili a quelle della vecchia DC. Eravamo lievito in una torta grande dell’elettorato”. A tal fine, propone Rotondi: “serve una nuova proposta politica dei cattolici, e a Saint Vincent proveremo a gettare le basi, senza avere soluzioni già ideate”. Replica il nostro Segretario Politico, dott. Renato Grassi

E’ stata di fatto respinta al mittente la Cartolina indirizzata all’Unione dei Democratici Cristiani sollevando sconcerto, turbamento, smarrimento tra gli amici rattristati e avviliti da qualche irriducibile opportunista. Avremmo dovuto presentarci come Unione Democratici Cristiani, con lo stesso simbolo in tutte le regioni. Stiamo rischiando di diventare assolutamente irrilevanti per seguire sempre e solo la poltrona. Il Segretario DC esprime il  proprio rammarico e la propria preoccupazione.

Il 18 agosto ha luogo a Pieve Tesino (Trento) la Lectio degasperiana, il grande evento pubblico che la Fondazione De Gasperi di Trento organizza per onorare la memoria dello Statista trentino nel suo paese natale nei giorni dell'anniversario della sua morte. Quest'anno, 18 agosto 2020, la lectio è stata tenuta dalla Presidente della Corte Costituzionale  Marta Cartabia. Una occasione per rileggere la nostra storia costituzionale con uno sguardo rivolto al futuro, così da confermare che la strada dei diritti non può mai essere separata da quella dei doveri di solidarietà che ogni cittadino assume di fronte alla comunità.

E’ pervenuta una cartolina indirizzata all’Unione dei Democratici Cristiani in cui si formulano auspici che oltre agli adempimenti tecnici in vista delle prossime elezioni regionali ritrovi le “le buone abitudini” che furono di Alcide De Gasperi, di Luigi Sturzo e di quanti (tanti!) hanno fatto grande e bella la Democrazia Cristiana. Il primo impegno della Unione dei Democratici Cristiani è quello dell’impegnarsi tra gli uomini e in favore degli uomini, senza ambizioni e senza pretese. Si tratta di una “retorica dell’anima”, che da senso alla suggestiva idea di realizzare l'incarnazione storica e politica del cristianesimo … Essenziale sarà la riscoperta di una ideologia forte e autonoma che si ispiri con convinzione ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa e dell’Umanesimo Cristiano, superando ogni idea di posizionamento geometrico e le costruzioni tradizionali del mondo della politica.

 Il giorno 24 giugno 2020 ha avuto luogo una riunione in remoto della Federazione dei Democratici Cristiani e Popolari. Dopo un ampio e approfondito dibattito sono state assunte all'unanimità alcune importanti, qualificanti e impegnative decisioni. E' nata l'Unione dei Democratici Cristiani con unico simbolo/logo. Tra l'altro, è stato concodato un incontro per giovedì 2 luglio alle ore 11.00 a Roma, presso la sala ANCI, al fine di valutare insieme se e dove predisporre liste unitarie in vista delle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre 2020. Gianfranco Rotondi ha auspicato che le liste debbano essere pronte entro il prossimo 8 agosto.

In merito alla riunione della Federazione dei Democratici Cristiani il Presidente del Consiglio Nazionale della DC sen. Renzo Gubert ricorda l'impegno assunto in Assemblea dal presidente Gargani di procedere a una consultazione dei Soci sulla scelta del simbolo. Ricorda che nell'ultima Assemblea della Federazione si era deciso di partecipare alle elezioni regionali e procedere, almeno fino a fine 2020, come Federazione. Contesta l'insistenza di inserire nel simbolo il logo UDC, che è uno dei partiti federati. Contesta, inoltre, il riferimento nel logo al partito popolare che non evoca orientamenti di etica sociale attinenti alla tutela della vita umana, della famiglia, dell'educazione e alla questione antropologica. Valori che - al contrario - l'identità della Democrazia Cristiana comprende e promuove in modo esplicito.

Si è riunito venerdì 19 giugno 2020, presso lo studio dell'on. Cesa, in Roma, il Direttivo della Federazione dei Democratici Cristiani. Erano presenti: il presidente on. Giuseppe Gargani, Mario Tassone, Lorenzo Cesa, Antonio Giannone e Alberto Alessi. In remoto tramite skype, hanno partecipato all’incontro Ettore Bonalberti, Filiberto Palumbo e altri autorevoli esponenti aderenti alla Federazione. Renato Grassi era impegnato in importanti riunioni a Palermo e Messina. In prospettiva la convocazione di una grande Assemblea Generale. Due le ipotesi relative alla scelta del simbolo unitario.

Aprendo i lavori della Direzione Nazionale della Democrazia Cristiana, il Segretario politico dott. Renato Grassi ha ricordato che nei mesi scorsi colpiti da una grave pandemia abbiamo attraversato una fase drammatica per la vita del nostro Paese. Abbiamo subito ingenti perdite umane e affrontato pesanti sacrifici per il bene della collettività. Abbiamo preso consapevolezza della necessità e dell'importanza di operare unitariamente con solidarietà e responsabilità nel rispetto  dei valori autentici che fanno del nostro Paese una comunità  che, come ha ricordato Mattarella  il 2 Giugno, ha un comune destino.

Quando si dice verità e coerenza! «Quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti» (Mt 10, 26-27). E, allora, la verità va detta: e questa volta non sui tetti ma in Iternet, perché si sappia! E c’è di più: «contra factum non valet argumentum». E' il principio di non-contraddizione che San Tommaso d'Aquino cita più volte nella Summa Theologiae: una cosa non può essere e non essere nello stesso tempo e sotto lo stesso aspetto. 

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Fratelli tutti

Fraternità e amicizia sociale sono le vie indicate dal Santo Padre Francesco per costruire un mondo migliore, più giusto e pacifico, con l’impegno di tutti: popolo e istituzioni. Ribadito con forza il no alla guerra e alla globalizzazione dell’indifferenza. Il Papa la definisce una “Enciclica sociale” che mira a promuovere un’aspirazione mondiale alla fraternità e all’amicizia sociale. A partire dalla comune appartenenza alla famiglia umana, dal riconoscerci fratelli perché figli di un unico Creatore, tutti sulla stessa barca e dunque bisognosi di prendere coscienza che in un mondo globalizzato e interconnesso ci si può salvare solo insieme. Ovviamente la fraternità è da promuovere non solo a parole, ma nei fatti. Fatti che si concretizzano nella “politica migliore”, quella non sottomessa agli interessi della finanza, ma al servizio del bene comune, in grado di porre al centro la dignità di ogni essere umano e di assicurare il lavoro a tutti, affinché ciascuno possa sviluppare le proprie capacità. Al contempo, Papa Francesco sottolinea che un mondo più giusto si raggiunge promuovendo la pace, che non è soltanto assenza di guerra, ma una vera e propria opera “artigianale” che coinvolge tutti.

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