La Democrazia Cristiana ha celebrato in Roma il suo XIX Congresso Nazionale. Ha eletto il Segretario Politico e il Consiglio Nazionale. Con 57 voti su 67 il dott. Renato Grassi è stato eletto Segretario Nazionale del Partito.

Eletto, a norma dello Statuto, anche il Consiglio Nazionale che si riunirà, per gli adempimenti di rito, il prossimo 27 ottobre 2'18. In quella occasione Gianni Fontana sarà eletto Presidente del Consiglio Nazionale.

Si è potuto, in tal modo, garantire una conclusione unitaria di un lungo percorso avviato nel novembre 2012 che con la disposizione del giudice Romano del tribunale di Roma ha visto riconoscere ai 1750 soci che nel 2012 confermarono la loro adesione al partito di cui erano stati iscritti nel 1992-93, il ruolo di naturali legittimi continuatori del partito che la sentenza della Cassazione 25999 del 23.12.2010 aveva definitivamente stabilito, senza alcuna possibilità di ulteriori ricorsi, che la DC “non è mai stata giuridicamente sciolta”.

La conclusione unitaria finale è rappresentata nella seguente mozione che accompagna la candidatura di Renato Grassi alla segreteria del partito con la lista degli 80 Consiglieri nazionali che sono stati eletti con 57 voti su 67 votanti, 3 schede bianche e 5 schede nulle.

Questa la mozione finale approvata:

“L’esperienza democristiana è stata la più straordinaria e significativa avventura politica del secolo scorso. Oggi che tale filone ideale e culturale, che unì anche e non solo i cattolici laici e i laici cattolici, è spento alla camera dei deputati e al senato della repubblica, il paese sente il vuoto senza speranza di tale rappresentanza. Dove sono le nostre intelligenze? Le nostre passioni? Di cosa abbiamo timore?

Va riproposto un progetto di società nel quale i diritti di tutti vengano difesi e i doveri di tutti attuati: insomma una nuova fase costituente dei doveri.

Vanno perciò superati le tentazioni nostalgiche accompagnate da silenziose lamentele.

E se i democristiani vorranno tornare ad essere protagonisti per il bene del paese, è giusto e necessario che, fin da questo XIX° congresso nazionale, la DC sia una tenda, un luogo includente e aperto a tutti i democristiani, senza costruzione di confini, senza preclusioni ed esclusioni. Un luogo politico aperto ai movimenti e alle associazioni di cattolici morali e cattolici sociali, come giustamente ci invita a fare il presidente della CEI, cardinale Bassetti, e aperto ai movimenti laici di ispirazione cristiana.

Ecco perché va sottoposta a verifica la possibilità di ricostruire-sotto l’unico nome e simbolo dello scudo crociato nella memoria dei Padri Fondatori che hanno fatto la Democrazia Cristiana, l’unità di tutti i democristiani che sino ad oggi, in differenti modi e con diverse iniziative, hanno tuttavia tenuto desto il nome della DC dopo la diaspora del 1994.

Si tratta di ritornare INSIEME a quell’antico e nobile progetto culturale, sociale, economico politico ed etico dei “Liberi e Forti”.

Primo frutto del congresso sarà il tesseramento aperto a tutti coloro che vorranno partecipare a questo progetto e assumere sul serio “la politica come la più alta forma della carità” (San PaoloVI) orientati dalla stella polare della Dottrina Sociale della Chiesa aderendo allo statuto e al codice etico della DC.

Coloro che per anni hanno speso con sacrifici tutte le loro energie per tenere in vita una piccola luce che ha illuminato la DC, oggi possono e devono trasformare tale luce in un faro, in modo da rendere visibile e chiaro che i democristiani accoglieranno tutti coloro che, animati dallo stesso spirito, vorranno “lavorare INSIEME per il bene comune dell’Italia senza partigianeria, con carità e responsabilità, senza soffiare sul fuoco della frustrazione e della rabbia sociale” (card. Bassetti).

I delegati eletti dai congressi provinciali e regionali del partito che rappresentano i soci che nel 2012 decisero di confermare la loro adesione alla DC, sulla base del disposto del giudice Romano sono i legittimi rappresentanti e continuatori della DC storica.

Il valore dell’unità raggiunta determinatasi nel congresso sull’inclusione dell’esperienza di Gianni Fontana e con il proposito di svilupparla ed accrescerla, costituisce la base per la ripresa di iniziativa politica dei cattolici democratici e per la ricomposizione dell’area popolare italiana. Il principio che ci guiderà, come è stato nella storia della migliore DC, è di “ servire all’interesse del Paese” corrispondente alla stessa Democrazia Cristiana.

Il Consiglio nazionale del partito è già stato convocato per sabato 27 Ottobre 2018 per gli adempimenti statutari inerenti all’elezione degli organi dirigenti del partito: presidente del consiglio nazionale, Direzione nazionale, segretario amministrativo.

Partirà così un’importante azione di mobilitazione di quanti nelle diverse realtà territoriali saranno interessati a offrire il loro contributo di impegno politico nel partito dei cattolici democratici e popolari italiani.

 

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Elezione del Consiglio Nazionale della DC

 

A norma dello Stato, nel corso dei lavori del XIX Congresso, è stato eletto il Consiglio Nazionale del Partito.Sono stati eletti:

 

AREA NORDOVEST

Nusco, Russo, Baruffi, Cugliari, Giannone, Pedrana, Spaggiari, Patria, Sartoris, Carmagnola, Bazzani, Bocchio, Carena. Totale: 13.

AREA NORDEST

Panin, De Fecondo, Zarpellon, Cimatti, D’Agrò, Rossi, Bonalberti, Finesso, Malvestio, Zabeo, Fontana, Monopoli, Portacci, Bertoli, Gubert, Luciani. Totale: 16.

AREA CENTRO

Gala, Pagano, Desideri, Cuofano, Armato, Disangiuliano, Leonetti, Ciampi, Rosini. Totale: 9.

AREA SUD

Lisi, Ammaturo, Fago A., Fago F., Lo Perfido, Banzo, Ligabò, Barbuto, Marino, D’Amico, Vezzana, Stella, De Leonardis, Ferrara, Gaggiotti, Mazzitelli, Ferraiolo, Troisi, La Peruta, Napolitano, Ranieri, Pompei, Rosciano. Totale: 23.

AREA ISOLE

Delegati eletti: Alessi, Grassi, Caponetto, Torre, Pulvirenti, Lo Curzio, Schirò, Gerace, Bongiorno, Scarcione, Lotà, Pellegrino. Totale: 12.

 

[Salvo errori/omissioni]

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