Il Consiglio Nazionale dell'UDC svoltosi il 14 Dicembre u.s., si è concluso formalmente con un positivo messaggio di ricomposizione unitaria verso i partiti post democristiani.

Restano tuttavia parecchi nodi da sciogliere su modalità e tempi di questo percorso.
E' stato deciso di convocare il congresso nazionale dell'UDC che, Covid permettendo, si svolgerà nella tarda primavera del 2021 con delega al Segretario Lorenzo Cesa di predisporre il tesseramento, il regolamento congressuale e la nomina di un comitato di Garanti.

In un programma di possibile unificazione sembrerebbe però la scorciatoia tipica per una procedura di fusione per incorporazione destinata a creare difficoltà operative e perplessità politiche.

L'UDC offre infatti la disponibilità della propria piattaforma valoriale (!) ed organizzativa per consentire "la partecipazione e la rappresentanza di tutti quelli che si riconoscono nel pensiero cattolico democratico, riformista, liberale e del mondo ambientalista che si richiama al Magistero della Chiesa".

A parte ogni altra considerazione, per chiedere di confluire in una struttura partitica, magari riadattata, non basta rivendicare una tradizione democratico cristiana, ma bisogna recuperare e attualizzare i suoi principi ispiratori sul piano politico e culturale e svilupparli coerentemente e concretamente precisando contenuti programmatici e strategie attuative.

In particolare il possibile posizionamento nello scenario parlamentare resta infatti vago e permanendo un rapporto simbiotico dei senatori U.D.C. con Forza Italia è difficile ipotizzare scelte alternative al blocco guidato dalla destra sovranista.
Un nuovo eventuale soggetto politico dovrà invece collocarsi saldamente al centro,differenziato dalla sinistra radicale e aperto al confronto e alla collaborazione con i partiti e i movimenti liberal-democratici.

Il percorso unitario va perseguito certamente con convinzione e determinazione ma non serve cambiar pelle se tutto deve restare come prima.

Occorre fare chiarezza: e i Congressi programmati (U.D.C. e D.C.) saranno utili se produrranno nuova proposta politica, nuova classe dirigente e una concreta convergenza partecipativa in vista delle elezioni regionali in Calabria e per le amministrative nelle grandi città premessa questa essenziale per ogni auspicabile ulteriore iniziativa unitaria.

Renato Grassi, Segretario Nazionale DC

 

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