È giunta, improvvisa, con grande dolore la notizia della morte dell’amico Alberto. Alle prime luci dell’alba del 12 dicembre 2022 è tornato alla Casa del Padre.
Nel pomeriggio del giorno precedente le sue già deboli forze lo stavano abbandonando; per questo i familiari hanno provveduto a un ricovero d’urgenza presso il Policlinico Gemelli.
È stato un combattente libero e forte, sempre fedele ai valori democratico cristiani e popolari. Se ne va una straordinaria figura che ha contribuito in maniera decisiva alla storia della Democrazia Cristiana e alle vicende avviate nel 2012.
Fu uomo buono e generoso che non si è mai sottratto a sostenere, anche con gesti personali, chi si trovava nel bisogno.
Resta il ricordo della sua mente lucidissima e di una raffinata cultura spese al servizio del bene comune.
Alla sua gentile consorte, signora Irene, ai Figli, alla sorella Domitilla e agli amati Nipoti giungano le espressioni del più profondo cordoglio e la partecipazione commossa al loro dolore, mentre affidiamo alla tenerezza e all’amore del Padre che ha sempre cercato la sua anima.
R I P
Alberto Alessi era figlio del deputato democristiano e primo presidente della Regione Sicilia Giuseppe Alessi. Ha percorso tutta la carriera politica nella Democrazia Cristiana e quarantenne, alle elezioni del 1979 è stato eletto per la prima volta deputato nella VIII legislatura. In seguito è stato rieletto alle elezioni del 1987 e del 1992.
Dopo l’apparente scioglimento della Democrazia Cristiana, alle elezioni del 1992, aderì al gruppo Partito Popolare e, nel 1994 aderì al Centro Cristiano Democratico.
Con la ricomposizione della Democrazia Cristiana “partito mai estinto”, fu eletto Vice Segretario Nazionale.
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Un velo di tristezza accompagna una giornata uggiosa.
Ci ha lasciato questa mattina Alberto Alessi.
Un amico fraterno,compagno generoso e leale di tante battaglie politiche.
Innamorato della sua Sicilia, scrittore, poeta, musicista intrecciava sapientemente impegno culturale e militanza politica.
Pugnace in difesa dei diritti democratici dei cittadini nel Consiglio Comunale di Palermo e attento e attivo deputato nel Parlamento nazionale.
Aveva nel cuore la Democrazia Cristiana e curava le memorie e l'impegno istituzionale del padre ex presidente della Regione Siciliana ricordandolo tra i fondatori della D.C.e per aver disegnato per il Partito, il simbolo dello scudo crociato.
Una vita intensa tra pubblico e privato segnata dalla alternanza delle vicende istituzionali e dalla coerenza di un percorso politico sempre caratterizzato da un rapporto umano che lascia oggi in tanti di noi un vuoto indelebile.
Lo ricorderemo, associati nella preghiera, con la con la moglie Irene e i familiari.
Addio Alberto.
Renato Grassi
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Costernato dalla notizia, esprimo il profondo dolore da parte di tutti gli iscritti della Democrazia Cristiana di Roma per la morte dell’On. Alberto Alessi.
Mirabile esponente della Democrazia Cristiana, mai si risparmio’ davanti alle grandi sfide nel nome dei supremi valori della libertà, della vita, della giustizia sociale e della pacifica convivenza tra i popoli.
Uomo generoso e dalla formazione enciclopedica: molto apprezzate sono state le sue riflessioni nei diversi ambiti dell’esistenza umana, e le sue novelle, spesso pervase da sottile ironia, ma con allo sfondo, sempre, la grande speranza nell’universale cammino dell’Umanità.
Fu, fino all’ultimo dei suoi giorni, attento osservatore, non solo delle dinamiche politiche di casa nostra.
Molto gli giovò l’ineguagliabile intuizione in virtù della quale precedeva sempre gli altri nel prefigurare nuovi scenari politici e nuovi orizzonti.
Né mai tenne in non cale il grande tema dell’Autonomia siciliana: onere morale che raccolse dall’eredità politica del padre Giuseppe, primo concreto artefice di questo lungo e laborioso percorso.
La nostra vicinanza a tutta la famiglia dell’on. Alberto.
Luigi Rapisarda
DC di Roma
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Con Alberto Alessi se ne va un appassionato e instancabile cantore di un mondo che per molti non c’è più. Alberto ha lottato per sottrarre quella stagione dall’usura del tempo e dalla “negligenza” degli uomini attraverso le narrazioni e i ricordi.
I racconti, gli aneddoti di Alberto ci portavano a vivere momenti che, pur lontani, avevano il sapore dell’attualità. I valori, gli ideali, gli aneliti di giustizia e di libertà non muoiono. Alberto si è sempre battuto perché quella stagione lontana fosse riferimento per rimuovere le ombre di diffuse inerzie e di pericolose rese morali.
Ma quello che mi ha sempre colpito in Alberto era il Suo amore per il Suo grande padre. Lo richiamava continuamente negli interventi che erano ricordi della storia del Partito Popolare fondato da don Luigi Sturzo e, anche, da Giuseppe Alessi.
Un arco temporale, che attraverso il fervore di Alberto, diventava epopea animata da grandi personaggi, coraggiosi esploratori di orizzonti ideali e artefici di politiche in cui la centralità dell’Uomo diveniva scelta di vita.
L’esperienza siciliana di Sturzo e di Giuseppe Alessi servirono per rompere antiche ingiustizie e dannosi squilibri territoriali. Alberto era un artista, un ottimo musicista. Quel Suo entusiasmo a impegnarsi nel sociale, la Sua lotta per la libertà e per i più deboli, era nella dolcezza del Suo essere, che si esprimeva anche attraverso le note musicali.
Ricordo: incontrammo Padre Pintacuda protagonista di una fase complessa della vita politica siciliana. Pintacuda con Bartolomeo Sorge e Leoluca Orlando avevano dato vita a una azione in cui si tentò di delegittimare la Democrazia Cristiana.
Padre Pintacuda, quando lo incontrammo, aveva rivisto quelle posizioni radicaleggianti e profondamente ingiuste nei confronti della D.C. e della storia del popolarismo. Mi posso sbagliare, ma ritengo che Alberto abbia avuto buona parte nella revisione del pensiero di un pensatore prestigioso quale era Padre Pintacuda. È vero, l’amore vince. E Alberto, attraverso l’amore per il Padre e la Sua storia ha vinto la Sua battaglia della vita.
Sarà ricordato per la Sua ricchezza spirituale, il Suo entusiasmo e la Sua Fede. La Fede di Alberto Alessi: un faro fra le nebbie del presente, un raggio di luce di speranza!
Mario Tassone